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2025Mer22Ott21:00Notis di GnotGiulio Scaramella / Jure Pukl21:00 Casa KrainerCategoriaConcerti

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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz,
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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz, dell’improvvisazione e del dialogo musicale che trae spunto dalla musica popolare e d’autore di questi luoghi, a conclusione delle giornate del festival, per incontrarsi ancora, stare insieme, discutere e scambiarsi opinioni degustando un buon vino o una fresca birra artigianale, disegnando nuovi progetti e promesse di future collaborazioni. A cura di Antonio Devetag e Alessio Zoratto.
Giulio Scaramella / Jure Pukl
La recente collaborazione fra Jure Pukl, noto sassofonista sloveno attivo per molti anni sulla scena newyorkese, e Giulio Scaramella, pianista jazz goriziano di estrazione classica, dà vita ad un duo che esplora un repertorio comprendente composizioni originali di entrambi gli autori e la rilettura di alcune pagine della musica classica, da Brahms a Ligeti.
Data e ora
22 Ottobre 2025 21:00

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Presentazione aperta progetto Caterina Percoto Con Maria Ariis, Paolo Patui, Nicoletta Taricani, Tania Pividori, Carla Manzon e altre 7 giovani attrici individuate tramite una call nazionale. Regia
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Presentazione aperta progetto Caterina Percoto
Con Maria Ariis, Paolo Patui, Nicoletta Taricani, Tania Pividori, Carla Manzon e altre 7 giovani attrici individuate tramite una call nazionale.
Regia Maria Ariis
La scelta di un progetto teatrale che prenda spunto dalla vita e dall’opera di Caterina Percoto, nasce dal desiderio di Maria Ariis e Paolo Patui di rendere omaggio ad una scrittrice che è riuscita a raccontare, con grande sensibilità e affetto, il paesaggio naturale e umano del Friuli. Protagoniste dei suoi racconti sono soprattutto giovani donne, con le loro storie di sofferenza, di speranza, di solidarietà e anche di ribellione al destino a cui la società patriarcale le costringe.
Per un passaggio fluido dalla prosa scritta all’azione teatrale, si è scelto di ambientare l’intera vicenda in un convitto femminile di fine ‘800, riprendendo un evento reale della vita di Caterina: i sette dolorosi anni trascorsi a Udine presso l’educandato di S. Chiara in seguito alla morte prematura del padre. In una polifonia di lingue che passa dal friulano, all’italiano fino al latino delle orazioni liturgiche, un coro di figure femminili, tutte ispirate ai personaggi percotiani, ci apre uno sguardo sulla condizione femminile del passato per riflettere sui traguardi raggiunti (e i molti ancora da raggiungere) dalle donne del presente.
Maria Ariis Attrice formatasi alla “Paolo Grassi” di Milano e perfezionatasi alla Guildhall School of Music and Drama di Londra, ha lavorato per vari enti di produzione teatrale ed è stata diretta da registi come Massimo Castri, Sergio Fantoni, Gigi Dall’Aglio, Cristina Pezzoli, Andrée Ruth Shammah. All’attività teatrale ha alternato collaborazioni in produzioni cinematografiche e trasmissioni radiofoniche e televisive soprattutto per la Rai.
Paolo Patui È ideatore, conduttore e animatore di LeggerMente, appuntamenti periodici di resistenza letteraria a San Daniele. È autore per Odòs, di Carnia, una guida. Con Carta geografica ripiegata (2021).
Nicoletta Taricani Cantante e compositrice, ha all’attivo due dischi: In un mare di voci (artesuono 2021) e Memorie (nusica.org 2024), quest’ultimo entrato nel 2025 nella classifica dei 100 migliori del 2024 secondo Jazzit. Ha vinto il Premio Grimaz 2023 come miglior interprete. Ha suonato in festival e rassegne culturali: Jazz Area Metropolitana, Udin&Jazz, Vicino/Lontano, Borghi Swing, More Than Jazz, Veneto Jazz, Tra Piave e Livenza, Crusco Jazz Brienza.
Data e ora
23 Ottobre 2025 10:00
Eventi correlati

Data e ora
23 Ottobre 2025 18:00

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Presentazione aperta progetto Caterina Percoto Con Maria Ariis, Paolo Patui, Nicoletta Taricani, Tania Pividori, Carla Manzon e altre 7 giovani attrici individuate tramite una call nazionale. Regia Maria
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Presentazione aperta progetto Caterina Percoto
Con Maria Ariis, Paolo Patui, Nicoletta Taricani, Tania Pividori, Carla Manzon e altre 7 giovani attrici individuate tramite una call nazionale.
Regia Maria Ariis
La scelta di un progetto teatrale che prenda spunto dalla vita e dall’opera di Caterina Percoto, nasce dal desiderio di Maria Ariis e Paolo Patui di rendere omaggio ad una scrittrice che è riuscita a raccontare, con grande sensibilità e affetto, il paesaggio naturale e umano del Friuli. Protagoniste dei suoi racconti sono soprattutto giovani donne, con le loro storie di sofferenza, di speranza, di solidarietà e anche di ribellione al destino a cui la società patriarcale le costringe.
Per un passaggio fluido dalla prosa scritta all’azione teatrale, si è scelto di ambientare l’intera vicenda in un convitto femminile di fine ‘800, riprendendo un evento reale della vita di Caterina: i sette dolorosi anni trascorsi a Udine presso l’educandato di S. Chiara in seguito alla morte prematura del padre. In una polifonia di lingue che passa dal friulano, all’italiano fino al latino delle orazioni liturgiche, un coro di figure femminili, tutte ispirate ai personaggi percotiani, ci apre uno sguardo sulla condizione femminile del passato per riflettere sui traguardi raggiunti (e i molti ancora da raggiungere) dalle donne del presente.
Maria Ariis Attrice formatasi alla “Paolo Grassi” di Milano e perfezionatasi alla Guildhall School of Music and Drama di Londra, ha lavorato per vari enti di produzione teatrale ed è stata diretta da registi come Massimo Castri, Sergio Fantoni, Gigi Dall’Aglio, Cristina Pezzoli, Andrée Ruth Shammah. All’attività teatrale ha alternato collaborazioni in produzioni cinematografiche e trasmissioni radiofoniche e televisive soprattutto per la Rai.
Paolo Patui È ideatore, conduttore e animatore di LeggerMente, appuntamenti periodici di resistenza letteraria a San Daniele. È autore per Odòs, di Carnia, una guida. Con Carta geografica ripiegata (2021).
Nicoletta Taricani Cantante e compositrice, ha all’attivo due dischi: In un mare di voci (artesuono 2021) e Memorie (nusica.org 2024), quest’ultimo entrato nel 2025 nella classifica dei 100 migliori del 2024 secondo Jazzit. Ha vinto il Premio Grimaz 2023 come miglior interprete. Ha suonato in festival e rassegne culturali: Jazz Area Metropolitana, Udin&Jazz, Vicino/Lontano, Borghi Swing, More Than Jazz, Veneto Jazz, Tra Piave e Livenza, Crusco Jazz Brienza.
Data e ora
23 Ottobre 2025 18:30
Organizzatore
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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz,
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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz, dell’improvvisazione e del dialogo musicale che trae spunto dalla musica popolare e d’autore di questi luoghi, a conclusione delle giornate del festival, per incontrarsi ancora, stare insieme, discutere e scambiarsi opinioni degustando un buon vino o una fresca birra artigianale, disegnando nuovi progetti e promesse di future collaborazioni. A cura di Antonio Devetag e Alessio Zoratto.
Glauco Venier Quartetto Nuovo
Con il nuovo progetto in trio (derivato dal recente nuovo quartetto), Glauco Venier inaugura una fase artistica che porta con sé un patrimonio di esperienza che si unisce al suo continuo desiderio di rinnovamento e ricerca. La sua lunga carriera lo ha visto protagonista della scena jazz regionale e nazionale, fino alla storica collaborazione internazionale con la vocalist Norma Winstone con la quale ha pubblicato sei album per la prestigiosa ECM.
Data e ora
23 Ottobre 2025 21:00

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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro.
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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro. Meet a mestri = incontra un maestro. Sotto questo titolo abbiamo raccolto quei momenti che nei festival talvolta sono i più liberi, al dialogo, alle domande, alla voglia da parte di artisti che hanno scelto percorsi autorali nel teatro e nella cultura, di raccontarsi, di spiegare le loro idee sull’arte, sul teatro, sulla loro poetica e sulla loro vita. E sarà anche occasione di scoprire a che punto sono le varie lingue minoritarie, nel rapporto con la lingua egemone, nel sentire della gente, negli strumenti legislativi a sua disposizione, nel lavoro dei suoi artisti.
Aida Talliente Attrice friulana diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. Ricercatrice di storie, autrice e interprete di numerosi spettacoli che nel corso degli anni le hanno valso diversi riconoscimenti. Collabora con registi e realtà teatrali italiane e internazionali, lavora in film TV, nelle radio e come lettrice e interprete di audiolibri.
Patrizia Jurinčič Finžgar, nata nel 1990 a Trieste, ha maturato le sue prime esperienze teatrali professionali prima degli studi, collaborando spesso con il Teatro Stabile Sloveno di Trieste. Nel 2010 si è iscritta all’AGRFT nell’anno di Tomi Janežič e Janez Hočevar e ha ricevuto il Premio Prešeren per gli studenti del gruppo per i suoi spettacoli di diploma 1980 di Simona Semenič e Ora volo secondo Bertolt Brecht, con la regia di Nina Rajić Kranjac. Lo spettacolo 1980 ha anche ricevuto il Premio Amadeo per la migliore interpretazione al Festival Internazionale di Zagabria e il Premio Šelig alla 45a Settimana Drammatica Slovena di Kranj.
Nel 2015 ha completato gli studi con un master in recitazione drammatica, specializzandosi in canto teatrale, con il suo progetto originale Moj Devetsto, replicato più di trenta volte; Nel 2015 ha ricevuto il Premio Prešeren per gli studenti e nel 2016 il Premio Primorski dnevnik. Già durante gli studi all’AGRFT, ha collaborato con il Teatro Comunale di Lubiana, l’SNG Drama Ljubljana e il Teatro delle Marionette di Lubiana. Nel 2016 ha ricevuto il Premio Borštnik come Giovane Attrice o Attrice per il ruolo di Hana nella produzione di Slavko Grum di “Un evento nella città di Gogi”, regia di Igor Pison e messa in scena dal Teatro Stabile Sloveno di Trieste e Glasbena Matica. Dall’ottobre 2016 è membro dell’SNG Nova Gorica.
PESSOTTO Alex – Giornalista, dal 2006 collaboratore del quotidiano “Il Piccolo” per le pagine di Gorizia e Monfalcone nonché per quelle culturali. Collabora altresì con l’Accademia Europeista occupandosi di integrazione europea con particolare attenzione ai suoi aspetti socio-economici.
Data e ora
24 Ottobre 2025 11:00

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Laboratorio con le maschere di Commedia dell’Arte condotto da CLAUDIO DE MAGLIO Il laboratorio sulla Commedia dell’Arte è un’opportunità unica per esplorare il teatro attraverso una lente
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Laboratorio con le maschere di Commedia dell’Arte condotto da CLAUDIO DE MAGLIO
Il laboratorio sulla Commedia dell’Arte è un’opportunità unica per esplorare il teatro attraverso una lente diversa, arricchendo le proprie capacità artistiche. Verterà sulle basi fondamentali per attivare il codice espressivo della maschera e far vivere i personaggi della Commedia dell’Arte, (nobile tradizione inventata dagli attori italiani del XVI secolo e che si diffuse in tutta Europa fino in Russia), con un ‘focus’ speciale sulla maschera dello ‘Zanni’ e la sua origine popolare e contadina, collegata con la lingua madre di ciascun partecipante.
Il rapporto con la maschera è un’esperienza arricchente ed entusiasmante, promuove la creazione di un rapporto intimo, non del tutto dicibile o traducibile in termini logico razionali poiché svela radici profonde e dà un grande senso di benessere oltre a rinnovare il senso di necessità per un attore che voglia definirsi completo.
Claudio de Maglio è attore, autore, regista e direttore della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine
CLAUDIO DE MAGLIO
Attore, regista e drammaturgo, è direttore della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine. Tiene seminari e masterclass sul training dell’attore e sulla Commedia dell’Arte in Italia e all’estero. Come regista ha partecipato a numerosi festival e rassegne nazionali e internazionali, vincendo premi prestigiosi. Nel 2008 ha istituito il Premio Nazionale “Giovani Realtà del Teatro”; nel 2016 ha organizzato SAFest Summer Academy Festival – Festival Internazionale di Scuole di Teatro e nel 2017 il Workshop Internazionale di Commedia dell’Arte.
Data e ora
24 Ottobre 2025 12:30

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Cosa si sta scrivendo attualmente in Friuli? Di cosa hanno bisogno gli autori e le autrici del nostro territorio? Che cosa chiede la società friulana ai suoi autori?
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Cosa si sta scrivendo attualmente in Friuli? Di cosa hanno bisogno gli autori e le autrici del nostro territorio? Che cosa chiede la società friulana ai suoi autori? Un incontro in ascolto delle idee e delle esigenze che girano nell’aria moderato dai rappresentanti di Mateârium e del Teatri Stabil Furlan sullo stato della drammaturgia contemporanea in Friuli, con la partecipazione di autori e autrici teatrali impegnati nella scrittura di oggi.
Con la collaborazione del Laboratorio permanente di scrittura Mateârium e con la partecipazione di Paolo Patui, Guido Covazzi (ATF), Carlo Tolazzi, Paolo Sartori, Alessandro Di Pauli, Anna Gubiani, Stefania Ursella, Serena Fogolini
Data e ora
24 Ottobre 2025 18:00

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CREDITS Drammaturgia di Freark Smink Versione in lingua friulana di Serena Fogolini Scene di Mirjam Groote Gansey Realizzata da Claudio e Andrea Mezzelani
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CREDITS
Drammaturgia di Freark Smink
Versione in lingua friulana di Serena Fogolini
Scene di Mirjam Groote Gansey
Realizzata da Claudio e Andrea Mezzelani
Musiche di Rogier Bosman
Luci Stefano Bragagnolo
Suono Carlo Gris
Con Federico Scridel e Carla Manzon
Regia di Jos Thie
Regista assistente Massimo Somaglino
Produzione Teatri Stabil Furlan
In collaborazione con Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e Compagnia Pier21 (Frisia)
SINOSSI
È il racconto in prima persona di un coltivatore diretto dei nostri tempi alle prese con l’antica tradizione contadina del lavoro della terra, con la figura mitologica del padre e con le difficoltà che provengono oggi dai continui cambiamenti climatici, lavorativi e burocratici in atto. Tutto questo lo costringe a un adattamento continuo delle modalità lavorative e a una difficilissima battaglia con la burocrazia per continuare a ‘fare come si è sempre fatto’. Un monologo in commedia con battute folgoranti, un rapporto con una madre anzianissima e non proprio in sé e colloqui telefonici con una figlia estremamente ansiogena, questo troverete in Ce crodistu di fâ?!
Il progetto di produzione del TSF ha visto l’autore del testo e interprete Freark Smink e il regista della versione originale frisone Jos Thie al lavoro a Udine sulla versione friulana dello spettacolo che ha per protagonisti l’attore friulano Federico Scridel e l’attrice Carla Manzon.
FEDERICO SCRIDEL
Attore, si diploma nel *triennio 1999-2002* presso l’Accademia di arte drammatica “Nico Pepe” diretta da Claudio De Maglio. Dal 2004 inizia la sua collaborazione di attore di commedia dell’arte presso la compagnia teatrale Pantakin di Venezia. Negli ultimi anni è stato spesso impegnato in produzioni indipendenti (specialmente in marilenghe) e porta avanti i suoi progetti come insegnante nei laboratori teatrali rivolti ai ragazzi, dalle primarie alle superiori.
CARLA MANZON
Attrice con 45 anni di intensa attività al fianco di nomi importantissimi. Con Garella, Castri e Kantor lavora al Piccolo Teatro di Milano dove si diploma nel 1986. Fondamentale esperienza è stata la “Medea” di Euripide allestita per il teatro greco di Siracusa e replicata anche a Epidauro, per la regia del Maestro Peter Stein. Da anni insegnante di recitazione, è stata docente presso l’Accademia “Nico Pepe” di Udine. Tra i tanti ha lavorato con Sergio Castellitto, Mariangela Melato, Alessio Boni e Omero Antonutti, con Fabrizio Gifuni e Vittoria Puccini, Marco Pontecorvo, Amir Naderi, Sonia Antinori, Gigi Dall’Aglio, Serena Sinigaglia.
Data e ora
24 Ottobre 2025 20:30
Organizzatore
2025Ven24Ott22:30Notis di GnotTaricani / Scaramella duo22:30 Caffè GaribaldiCategoriaConcerti

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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz,
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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz, dell’improvvisazione e del dialogo musicale che trae spunto dalla musica popolare e d’autore di questi luoghi, a conclusione delle giornate del festival, per incontrarsi ancora, stare insieme, discutere e scambiarsi opinioni degustando un buon vino o una fresca birra artigianale, disegnando nuovi progetti e promesse di future collaborazioni. A cura di Antonio Devetag e Alessio Zoratto.
Taricani / Scaramella duo
Nicoletta Taricani (voce) e Giulio Scaramella (pianoforte) propongono un concerto che ripercorre i grandi classici del jazz. Il repertorio, che appartiene al contenitore dei cosiddetti “standard”, abbraccia molte sfumature appartenenti alla meravigliosa musica jazz: la bossa nova, il mainstream e il be-bop.
Data e ora
24 Ottobre 2025 22:30

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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro.
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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro. Meet a mestri = incontra un maestro. Sotto questo titolo abbiamo raccolto quei momenti che nei festival talvolta sono i più liberi, al dialogo, alle domande, alla voglia da parte di artisti che hanno scelto percorsi autorali nel teatro e nella cultura, di raccontarsi, di spiegare le loro idee sull’arte, sul teatro, sulla loro poetica e sulla loro vita. E sarà anche occasione di scoprire a che punto sono le varie lingue minoritarie, nel rapporto con la lingua egemone, nel sentire della gente, negli strumenti legislativi a sua disposizione, nel lavoro dei suoi artisti.
Davide Carnevali, autore e regista, è artista associato presso il Piccolo Teatro di Milano per il triennio 2022 – 2024 e tutor del programma “Autori under 40” della Biennale di Venezia Teatro. Si è dottorato in Teoria del teatro presso la Universitat Autònoma de Barcelona, con un periodo di studi alla Freie Universität Berlin, seguendo i seminari di Hans-Thies Lehmann e Erika Fischer-Lichte. Insegna Drammaturgia e Teoria del teatro alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e al Institut del Teatre di Barcelona.
Fabiana Dallavalle Giornalista e scrittrice. Laureata in Storia del teatro, scrive sulle pagine culturali del Messaggero Veneto. Con Gaspari ha pubblicato La carezza dell’acqua (2016) e L’ombra nell’acqua (2020).
Data e ora
25 Ottobre 2025 11:00

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Elena Asciutti Da dieci anni la catanese ha intrapreso un percorso di formazione come moderna cantastorie e con il suo programma radiofonico “Diffusione fiaba”, oltre alla riscoperta delle fiabe
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Elena Asciutti Da dieci anni la catanese ha intrapreso un percorso di formazione come moderna cantastorie e con il suo programma radiofonico “Diffusione fiaba”, oltre alla riscoperta delle fiabe antiche del Mediterraneo e della Sicilia, in particolare, si è dedicata alla valorizzazione dei cantori di oggi, veri custodi della tradizione orale.
Sonia Cossettini attrice e regista friulana classe 1978, si laurea in Arti Performative presso il Dipartimento Spettacolo della “Link Campus – University of Malta” di Roma nel 2008. Nel 2014 inizia l’avventura de La Compagnia dei Riservati per la quale è attrice, regista, formatrice nonché Presidente. Continua a formarsi attraverso workshop tenuti da diversi maestri in Italia e all’estero. Lavora in televisione, in teatro come attrice e regista. È anche storyteller. Insegna recitazione presso l’Accademia Internazionale del Musical di Udine e conduce diversi laboratori di teatro, lettura espressiva e storytelling in italiano e inglese.
Enedina Sanna Dopo gli studi in Linguistica all’Università di Perugia, ritorna in Sardegna dove opera dal 1987 nel campo della musica e della cultura. Nel 1990 fonda l’Associazione Culturale Archivi del Sud con la quale realizza progetti di ricerca sugli archivi sonori della Sardegna, specializzandosi nell’arte dello storytelling, anche attraverso collaborazioni con artisti e istituzioni internazionali.
E’ autrice di programmi radiofonici per la sede regionale della Rai.
Come narratrice ha partecipato a festival e iniziative all’interno di biblioteche, spazi culturali e giardini.
Racconta in italiano, sardo, inglese e francese.
Oltre al repertorio tradizionale, ha creato spettacoli di narrazione rappresentati anche all’estero in diversi Festival e rassegne.
Michele Pucci Musicista eclettico, studia in particolare la chitarra flamenca, collaborando con ballerine, chitarristi e “cantaores” della scena flamenca italiana e internazionale. Ha una grande esperienza come solista e collabora con numerosi artisti del panorama della musica acustica ed etno-folk. Compone musica di scena e si occupa di propedeutica musicale per bambini. Ha registrato numerosi Cd con formazioni diverse e come solista.
Data e ora
25 Ottobre 2025 16:00

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CREDITS di e con Hangar Teatri di Trieste Con la partecipazione del drammaturgo rumeno di minoranza tedesca Thomas Perle e lettura scenica di brani da KARPATENFLECKEN
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CREDITS
di e con Hangar Teatri di Trieste
Con la partecipazione del drammaturgo rumeno di minoranza tedesca Thomas Perle e lettura scenica di brani da KARPATENFLECKEN / I CARPAZI COME MACCHIE SULLA MIA PELLE
di Thomas Perle
DESCRIZIONE
Words Beyond – Translating Borders è un progetto dedicato alla traduzione e alle nuove drammaturgie da Austria, Croazia, Italia e Slovenia che intende sondare la concreta realizzazione di una rete culturale transfrontaliera e facilitare la visibilità e la fruizione di drammaturgie contemporanee di altri paesi. Accanto alla presentazione del progetto, in compagnia della drammaturga Gioia Battista, verranno letti da Fulvio Falzarano e Valentina F. Milan alcuni estratti dell’opera Karpatenflecken di Thomas Perle. Il testo, messo in scena nell’ottobre del 2024 presso Hangar Teatri, porta la questione delle lingue minoritarie in primo piano e pone domande necessarie sul senso dei confini e delle identità nazionali.
In ultima analisi, Words Beyond – Translating Borders invita a mettersi alla ricerca di nuove parole per la costruzione di un nuovo mondo: un percorso non più solo retorico, ma che sotto gli occhi di tutti è già diventato una necessità non più procrastinabile.
Il progetto è promosso da Teatro degli Sterpi APS e Hangar Teatri a Trieste grazie al sostegno di regione FVG.
Lenghis ospita con piacere questo progetto ‘fratello’, nell’ottica di attivare nuove collaborazioni.
Data e ora
25 Ottobre 2025 18:00

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CREDITS Davide Casali, clarinetto e voce Manuel Fighelli, fisarmonica Saverio Gaglianese, basso elettrico Tiziano Bole, chitarra Pietro Sponton, batteria
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CREDITS
Davide Casali, clarinetto e voce
Manuel Fighelli, fisarmonica
Saverio Gaglianese, basso elettrico
Tiziano Bole, chitarra
Pietro Sponton, batteria
SINOSSI
La parola ‘klezmer’ deriva dall’ebraico e significa ‘strumento da suonare’. È la musica che per eccellenza veniva suonata nelle feste e nei matrimoni ebraici e, talvolta, anche in quelli non ebraici, con forte disprezzo da parte dei religiosi che si infuriavano a morte con queste bande di veri e propri musicisti di strada. Il più delle volte imparavano a suonare dai propri genitori che spesso tramandavano le musiche oralmente. Per questo motivo non esiste un repertorio preciso di queste musiche, che comunque costituiscono la prima forma ufficiale di ‘world music’, in quanto abbraccia molti paesi come la Russia, la Polonia e anche la Grecia. Intorno al 1920 una massa consistente di ebrei si spostarono in America dando vita a questa musica e facendola contaminare addirittura al jazz che ne subì un po’ l’influenza (da non dimenticare il grande clarinettista Benny Goodman che prima di diventare jazzista suonava ai matrimoni).
Data e ora
25 Ottobre 2025 20:30
2025Sab25Ott22:30Notis di GnotZaninotto / Rinaldi / Colussi trio22:30 Caffè TeatroCategoriaConcerti

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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz,
Dettagli Evento
Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz, dell’improvvisazione e del dialogo musicale che trae spunto dalla musica popolare e d’autore di questi luoghi, a conclusione delle giornate del festival, per incontrarsi ancora, stare insieme, discutere e scambiarsi opinioni degustando un buon vino o una fresca birra artigianale, disegnando nuovi progetti e promesse di future collaborazioni. A cura di Antonio Devetag e Alessio Zoratto.
Zaninotto / Rinaldi / Colussi trio
Un trio energico caratterizzato da un continuo flusso creativo ed una ricerca su brani che alternano inediti dei tre, sonorità del jazz contemporaneo, venature di funk e repertorio tratto dalla tradizione degli standard jazzistici. Line up: Nevio Zaninotto: sax; Gianpaolo Rinaldi: organo hammond; Luca Colussi: batteria.
Data e ora
25 Ottobre 2025 22:30

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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro.
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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro. Meet a mestri = incontra un maestro. Sotto questo titolo abbiamo raccolto quei momenti che nei festival talvolta sono i più liberi, al dialogo, alle domande, alla voglia da parte di artisti che hanno scelto percorsi autorali nel teatro e nella cultura, di raccontarsi, di spiegare le loro idee sull’arte, sul teatro, sulla loro poetica e sulla loro vita. E sarà anche occasione di scoprire a che punto sono le varie lingue minoritarie, nel rapporto con la lingua egemone, nel sentire della gente, negli strumenti legislativi a sua disposizione, nel lavoro dei suoi artisti.
Jos Thie è regista teatrale e coordinatore artistico di Pier21. Thie ha anche fornito consulenza drammaturgica a diversi autori durante il loro processo di scrittura. È stato direttore artistico di diverse compagnie teatrali olandesi. Ha anche diretto spettacoli teatrali di Mini e Maxi, Armin van Buuren e Jochem Myer, tra gli altri. Ha scritto e diretto uno spettacolo con 100 cavalli frisoni per Leeuwarden-Fryslân, Capitale Europea della Cultura 2018.
Serena Fogolini
Data e ora
26 Ottobre 2025 11:00

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CREDITS di Bouke Oldenhof Con Theo Smedes e in video Theunis Piersma Regia di Frederieke Vermeulen Musica Sytze Pruiksma
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CREDITS
di Bouke Oldenhof
Con Theo Smedes e in video Theunis Piersma
Regia di Frederieke Vermeulen
Musica Sytze Pruiksma
Scene Freja Roelofs, André Kok
Produzione Compagnia Pier21 – Looewarden – Frisia
SINOSSI
Birds / Ucei (titolo originale Kanoet), è uno spettacolo educativo sul meraviglioso mondo degli uccelli. I bambini imparano a conoscere il meraviglioso comportamento degli uccelli e la connessione tra i diversi ecosistemi. E il potere di trovare la propria strada. L’attore Theo Smedes interpreta il ruolo di Mient, un ragazzo il cui padre studia gli uccelli trampolieri e che sogna di poter volare lui stesso. Pier 21 è una compagnia frisona che produce e distribuisce spettacoli in lingua frisona e olandese che non sono mai semplici spettacoli, ma veri e propri progetti culturali in cui la parte educativa e il rapporto con il pubblico giocano un ruolo fondamentale.
Spettacolo in lingua frisona con sovratitoli in italiano
Credit fotografo Reneden Engelsman
Data e ora
26 Ottobre 2025 18:00

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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz,
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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz, dell’improvvisazione e del dialogo musicale che trae spunto dalla musica popolare e d’autore di questi luoghi, a conclusione delle giornate del festival, per incontrarsi ancora, stare insieme, discutere e scambiarsi opinioni degustando un buon vino o una fresca birra artigianale, disegnando nuovi progetti e promesse di future collaborazioni. A cura di Antonio Devetag e Alessio Zoratto.
Francesco Ivone (Tromba and electronics)
Francis i. è un progetto “one man set” del trombettista Goriziano Francesco Ivone che esplora la musica elettronica mescolandola alle sonorità e i generi che lo hanno accompagnato nel suo percorso musicale. Il live set è un vero e proprio calderone di HipHop e Bass Music di matrice inglese da cui nascono brani dalla natura ritmica, caratterizzati da intense linee di basso, dove ambienti elettronici si mescolano agli assoli di tromba.
Data e ora
26 Ottobre 2025 22:30

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CREDITS di Bouke Oldenhof Con Theo Smedes e in video Theunis Piersma Regia di Frederieke Vermeulen Musica Sytze Pruiksma
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CREDITS
di Bouke Oldenhof
Con Theo Smedes e in video Theunis Piersma
Regia di Frederieke Vermeulen
Musica Sytze Pruiksma
Scene Freja Roelofs, André Kok
Produzione Compagnia Pier21 – Looewarden – Frisia
SINOSSI
Birds / Ucei (titolo originale Kanoet), è uno spettacolo educativo sul meraviglioso mondo degli uccelli. I bambini imparano a conoscere il meraviglioso comportamento degli uccelli e la connessione tra i diversi ecosistemi. E il potere di trovare la propria strada. L’attore Theo Smedes interpreta il ruolo di Mient, un ragazzo il cui padre studia gli uccelli trampolieri e che sogna di poter volare lui stesso. Pier 21 è una compagnia frisona che produce e distribuisce spettacoli in lingua frisona e olandese che non sono mai semplici spettacoli, ma veri e propri progetti culturali in cui la parte educativa e il rapporto con il pubblico giocano un ruolo fondamentale.
Spettacolo in lingua frisona con sovratitoli in italiano
Credit fotografo Reneden Engelsman
Data e ora
27 Ottobre 2025 11:00

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CREDITS con Rita Maffei, Fabrizia Maggi, Davide Carnevali, Francesca Osso DESCRIZIONE L’Ecole des Maîtres è un master internazionale di alta formazione, strutturato in
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CREDITS
con Rita Maffei, Fabrizia Maggi, Davide Carnevali, Francesca Osso
DESCRIZIONE
L’Ecole des Maîtres è un master internazionale di alta formazione, strutturato in forma itinerante in più Paesi europei che aderiscono a un progetto condiviso. Fondato nel 1990 dal critico teatrale Franco Quadri, negli anni ha goduto del patrocinio di importanti istituzioni internazionali come l’Ente teatrale italiano, Centre de recherche et d’expérimentation en pédagogie artistique (Belgio), Ministère de la culture et de la communication (Francia), Académie théâtrale de l’Union (Francia), Fonds d’assurance formation des activités du spectacle (Francia), Ministério da Cultura – Instituto Português das Artes do Espectáculo (Portogallo).
Hanno diretto messinscene per l’École des maîtres: Luca Ronconi, Jacques Delcuvellerie, Jerzy Grotowski, Anatolij Vasil’ev, Luis Miguel Cintra, Yannis Kokkos, Lev Dodin, Matthias Langhoff, Anton Milenin, Giancarlo Cobelli, Peter Stein, Jacques Vassalle, Dario Fo, Eimuntas Nekrošius, Antonio Latella, Massimo Castri, Jean Louis Martinelli.
Lenghis, festival del Teatro delle Lingue Minoritarie, desidera portare un omaggio al progetto Ecole des Maîtres, prima visionaria esperienza regionale di scambio internazionale, a trentacinque anni dalla sua fondazione.
Data e ora
27 Ottobre 2025 11:00

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Per un Festival che si occupa del rapporto tra lingue parlate, nazionali o minoritarie che siano, il testo (premio Riccione per il Teatro 2013) di Davide Carnevali, che
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Per un Festival che si occupa del rapporto tra lingue parlate, nazionali o minoritarie che siano, il testo (premio Riccione per il Teatro 2013) di Davide Carnevali, che affronta la relazione tra lingua egemonica e lingua minoritaria, è assolutamente esemplare, sia all’interno del racconto, nel rapporto fra i personaggi, sia come chiave scenica per la sua rappresentazione. Il testo è stato tradotto in questi anni in tedesco, francese, inglese, spagnolo, catalano, portoghese e friulano, e le varie versioni verranno comparate e mescolate, in un lavoro che si preannuncia molto stimolante. L’idea è che il testo diventi non solo l’oggetto, ma anche il luogo della traduzione; l’intenzione cioè è di far nascere una riflessione sulle questioni della comprensione e delle egemonie culturali e linguistiche che il testo in sé contiene.
In relazione al tipo di lavoro il laboratorio è aperto ad attori che vogliano materialmente cimentarsi con le esercitazioni sceniche, e ad uditori, che siano più interessati ad un approccio teorico con le lingue ed il loro reciproco scambio e rapporto.
DAVIDE CARNEVALI
Davide Carnevali, autore e regista, è artista associato presso il Piccolo Teatro di Milano per il triennio 2022 – 2024 e tutor del programma “Autori under 40” della Biennale di Venezia Teatro. Si è dottorato in Teoria del teatro presso la Universitat Autònoma de Barcelona, con un periodo di studi alla Freie Universität Berlin, seguendo i seminari di Hans-Thies Lehmann e Erika Fischer-Lichte. Insegna Drammaturgia e Teoria del teatro alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e al Institut del Teatre di Barcelona.
Data e ora
27 Ottobre 2025 18:00

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CREDITS di Pierpaolo Piludu con Pierpaolo Piludu e quartetto vocale ‘a tenores’ Su Concordu Iscanesu (Pietro Dettori ‘sa oghe’, Gianpiero Motzo ‘sa mesuoghe’, Antonio Piras ‘sa
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CREDITS
di Pierpaolo Piludu
con Pierpaolo Piludu e quartetto vocale ‘a tenores’ Su Concordu Iscanesu (Pietro Dettori ‘sa oghe’, Gianpiero Motzo ‘sa mesuoghe’, Antonio Piras ‘sa contra’, Sandro Flore ‘su bassu’)
luci di Giovanni Schirru – Tecnico di scena Matteo Sanna
Regia di Mauro Mou e Silvestro Ziccardi
produzione Cada Die Teatro – Cagliari
SINOSSI
Racconti d’amore, di banditi, de animas bonas, che di notte comparivano ai vivi per rivelare dove si trovava un tesoro e de su dimoniu, che svegliava gli abitanti di Scano Montiferro con le sue urla terrificanti, quando i moribondi si rifiutavano di cedergli l’anima in cambio di qualche altro anno di vita… La lingua sarda logudorese, la lingua della poesia, si intreccia con quella italiana e con le suggestioni delle quattro voci del canto a tenore de Su Cuncordu Iscanesu.
Questo lavoro nasce dal desiderio di avvicinarci alle radici della cultura orale e musicale della Sardegna.
spettacolo in italiano e sardo logudorese
Data e ora
27 Ottobre 2025 20:30

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Convegno sulla traduzione teatrale con drammaturghi e traduttori con Gabriele Zanello, Elisa Copetti, Axel Zanella, Davide Carnevali, Ivor Martiniç, Marisa Sestito, Federico Scarpin, PierPaolo Piludu, Serena Fogolini,
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Convegno sulla traduzione teatrale con drammaturghi e traduttori
con Gabriele Zanello, Elisa Copetti, Axel Zanella, Davide Carnevali, Ivor Martiniç, Marisa Sestito, Federico Scarpin, PierPaolo Piludu, Serena Fogolini, Jos Thie
In collaborazione con il CIRF e l’Università degli Studi di Udine
Data e ora
28 Ottobre 2025 11:00 – 13:00

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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro.
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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro. Meet a mestri = incontra un maestro. Sotto questo titolo abbiamo raccolto quei momenti che nei festival talvolta sono i più liberi, al dialogo, alle domande, alla voglia da parte di artisti che hanno scelto percorsi autorali nel teatro e nella cultura, di raccontarsi, di spiegare le loro idee sull’arte, sul teatro, sulla loro poetica e sulla loro vita. E sarà anche occasione di scoprire a che punto sono le varie lingue minoritarie, nel rapporto con la lingua egemone, nel sentire della gente, negli strumenti legislativi a sua disposizione, nel lavoro dei suoi artisti.
Pierpaolo Piludu lavora dal 1982 con la compagnia Cada Die Teatro di Cagliari. A suo dire, l´opera più importante l´ha realizzata insieme ai suoi compagni nel 1991: occuparono un capannone della vecchia Vetreria di Pirri da decenni in stato di abbandono, lo trasformarono in una sala prove e poi in un teatro. Da lì iniziarono una battaglia per convincere gli amministratori che l´intera area della ex Vetreria potesse essere recuperata e messa a disposizione della città. Al posto del previsto parcheggio per ambulanze e camion della spazzatura sarebbe potuto sorgere un parco e un centro culturale dedicato al teatro…Sempre per i tipi della Condaghes, nella collana ´Inscena´, ha pubblicato ´Pòsidos´, una serie di racconti tratti dalla ricerca condotta per la sua tesi di laurea in Antropologia culturale.
MASSIMO SOMAGLINO Attore, autore e regista teatrale. Collaboratore del Teatro dell’Elfo di Milano. Con Giuliana Musso ha messo in scena Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti. Ha realizzato, tra gli altri: Zitto, Menocchio!, Cercivento. Ha riscritto l’Histoire du soldat di Stravinskij-Ramuz e Il sogno di una cosa di Pasolini, dal titolo Nini e Cecilia (2019). È direttore artistico del Teatri Stabil Furlan.
Data e ora
28 Ottobre 2025 15:00

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con Elisa Copetti, Federico Scarpin, Ivor Martiniç, Maria Milisavljeviç Senevierte (Scena aperta) è una collana di testi di nuova drammaturgia contemporanea straniera con uno sguardo particolare alle
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con Elisa Copetti, Federico Scarpin, Ivor Martiniç, Maria Milisavljeviç
Senevierte (Scena aperta) è una collana di testi di nuova drammaturgia contemporanea straniera con uno sguardo particolare alle lingue minoritarie, pubblicata in lingua friulana, ad uso delle compagnie teatrali regionali che desiderino cimentarsi con scritture nuove e interessanti, con culture diverse, per affermare con decisione che la lingua friulana può raccontare anche storie universali.
Data e ora
28 Ottobre 2025 18:00

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CREDITS di Patrizia Jurinčič Finžgar Con Patrizia Jurinčič Finžgar Musica originale Andrejka Možina Chitarrista Janoš Jurinčič Adattamento del testo
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CREDITS
di Patrizia Jurinčič Finžgar
Con Patrizia Jurinčič Finžgar
Musica originale Andrejka Možina
Chitarrista Janoš Jurinčič
Adattamento del testo in italiano Patrizia Jurinčič Finžgar
Traduzioni Tanja Sternad, Miran Košuta
Produzione Slovensko Stalno Gledalisce – Trieste
SINOSSI
Il progetto d’autore dell’attrice e regista triestina Patrizia Jurinčič Finžgar esplora l’archetipo del rapporto dell’uomo con la natura, il significato del rito, proponendo al tempo stesso collegamenti con il territorio del litorale adriatico e il tema del mare. Sulla base dei versi del poeta istriano Edelman Jurinčič, con le musiche originali di Andrejka Možina e la collaborazione del chitarrista Janoš Jurinčič il racconto scorre tra parole e musica, intreccia miti ancestrali appartenenti a diversi popoli e culture, seguendo l’elemento condiviso della goccia di sale e ripristinando il legame interrotto tra l’uomo e il tempio naturale al quale appartiene.
Credit fotografo: Agnese Divo
Data e ora
28 Ottobre 2025 20:30

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Incontro fra il gruppo vocale sardo a tenores ‘Su Concordu Iscanesu’ (Pietro Dettori ‘sa oghe’, Gianpiero Motzo ‘sa mesuoghe’, Antonio Piras ‘sa contra’, Sandro Flore ‘su bassu’) e il quartetto
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Incontro fra il gruppo vocale sardo a tenores ‘Su Concordu Iscanesu’ (Pietro Dettori ‘sa oghe’, Gianpiero Motzo ‘sa mesuoghe’, Antonio Piras ‘sa contra’, Sandro Flore ‘su bassu’) e il quartetto vocale friulano ‘Anutis’ (Laura Giavon, Alba Nacinovich soprani, Juliana Azevedo, Caterina De Biaggio contralti)
Il canto o musica vocale è l’atto di creare suoni musicali per mezzo della voce umana. Si articola di solito su un testo, anche se non necessariamente. Un gruppo di cantanti (detti anche cantori) che cantano insieme, formano un coro. In un festival che si fonda sul rapporto fra lingue, l’incontro fra un quartetto maschile che esegue musica popolare sarda, il cosiddetto canto ‘a tenores’ e un quartetto femminile che esegue musica popolare e d’autore friulana, dove porterà? Ascolto, meticciato, scambio, improvvisazione, creatività saranno gli ingredienti di questo irripetibile incontro.
BIOGRAFIA SU CONCORDU
“Su Cuncordu Iscanesu” è un “coro a cuncordu” nato nel 1980 ad opera di Antonio Matta, Pietro Dettori, Ninni Piras, Giampiero Motzo in seguito ad un lavoro di ricerca e di registrazione con la collaborazione degli anziani che ci sono stati di grande aiuto e dai quali abbiamo appreso le tecniche del canto “a s’iscanesa”. Da tale data opera con lo scopo di salvaguardare, valorizzare e diffondere il patrimonio musicale del paese. La sua esperienza è maturata gradatamente con la partecipazione a molteplici manifestazioni a carattere regionale, nazionale ed internazionale.
“Su Cuncordu Iscanesu” è composto da 4 elementi, che rappresentano le 4 voci del “coro a cuncordu”, che attualmente sono: Pietro Dettori “sa ‘oghe”, Gian Piero Motzo “sa mesuoghe”, Ninni Piras “sa contra”, Sandro Flore “su bassu”
… in arrivo quella della Anutis
Data e ora
28 Ottobre 2025 22:30

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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro.
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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro. Meet a mestri = incontra un maestro. Sotto questo titolo abbiamo raccolto quei momenti che nei festival talvolta sono i più liberi, al dialogo, alle domande, alla voglia da parte di artisti che hanno scelto percorsi autorali nel teatro e nella cultura, di raccontarsi, di spiegare le loro idee sull’arte, sul teatro, sulla loro poetica e sulla loro vita. E sarà anche occasione di scoprire a che punto sono le varie lingue minoritarie, nel rapporto con la lingua egemone, nel sentire della gente, negli strumenti legislativi a sua disposizione, nel lavoro dei suoi artisti.
Jordi Oriol è un attore, scrittore e regista teatrale. Dopo il diploma in Regia e Drammaturgia presso l’Istituto Teatrale, prosegue la sua formazione nella recitazione e nella musica. È autore e regista di più di una dozzina di spettacoli teatrali, tra cui Safari Pitarra (TNC, 2014); Grande Berberecho (Temporada Alta 2012); t-ERRORE (TNC, 2012); Casa-Natja (Temporada Alta, 2010); Un tal ímpetu vital (Teatre Lliure, 2009); El titolo no mata (Grec, 2008); Ara estem d’acord estem d’acord (Teatre Lliure, 2008); sessioni OB (IT, 2007); e La caiguda d’Amlet (Temporada Alta 2007), tra gli altri. Ha diretto concerti come Victus 1714 con l’Orchestra Sinfonica di Vallès e il Coro Madrigal (Palau de la Música, 2013), Cobla 2.0 con Cobla Sant Jordi (Palau de la Música, 2013) e Ocell de foc con la Banda Municipale di Barcellona (Auditori, 2010). Come attore, ha lavorato con registi come Xavier Albertí, Carlota Subirós, Jordi Casanovas, Pau Miró, Oriol Broggi, Iban Beltran e Àlex Serrano. Ha ricevuto il Premio FAD-Sebastià Gasch nel 2011, il Premio Injuve nel 2008 e il Premio Straordinario conferito dal Theatre Institute nel 2007. Nel 2013 ha vinto il Terzo Concorso di Drammaturgia Catalana al Festival Temporada Alta con il suo testo Muda muda ed è stato finalista al Secondo Torneo Transatlantico di Drammaturgia di Buenos Aires (2014).
Data e ora
29 Ottobre 2025 11:00

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CREDITS Un’idea di Ferruccio Merisi Con Felix Strasser, Federico Scridel, Vesna Vončina, Carla Manzon, Yulia Izmaylova. e con Zerorchestra in trio: Didier Ortolan,
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CREDITS
Un’idea di Ferruccio Merisi
Con Felix Strasser, Federico Scridel, Vesna Vončina, Carla Manzon, Yulia Izmaylova.
e con Zerorchestra in trio: Didier Ortolan, Alessandro Turchet, Luigi Vitale.
Alla scoperta del piacere delle lingue con Teatri Stabil Furlan, Vada Klagenfurt e Teatro delle Marionette Maribor
in collaborazione con il Festival ‘L’arlecchino errante – Pordenone
SINOSSI
Leggendo e cavalcando parole, in lingue diverse, nella dimensione meno ossessionata dalla traduzione, e più cantata: la poesia. La semplice e comunque piacevole idea di un reading poetico multilingue viene potenziata nella sua possibile prospettiva di esperienza di nuova comunicazione, grazie alla presenza della Zerorchestra di Pordenone, impegnata questa volta ad accompagnare e rivelare il movimento dei suoni invece che delle immagini, e di una interprete/performer di lingua dei segni, che offrirà la simultanea fisica e gestuale di tutto quanto verrà …”Cantato”…
Data e ora
29 Ottobre 2025 18:00

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CREDITS di Jordi Oriol con Jordi Oriol e Carles Pedragosa Regia di Xavier Albertì Aiuto regista: Albert Arribas Scene: Alex Aviñoa e Silvia
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CREDITS
di Jordi Oriol
con Jordi Oriol e Carles Pedragosa
Regia di Xavier Albertì
Aiuto regista: Albert Arribas
Scene: Alex Aviñoa e Silvia Delagneau
Creazione dello spazio: Dani Poy
Costumi: Silvia Delagneau
Luci: Alex Aviñoa
Progettazione del suono: Roc Mateu
Fotografia: Silvia Poch
Video: Estudi Carmelo
Produzione esecutiva: Neus Oriol e Dani López-Orós
Produzione Indi Gest: Helena Font
grazie a: Neus Masó, Marc Permanyer, Pascualin Estructures, Andreu Mateu, Pep Arumí
Produzione: INDI GEST, OSIC e Temporada Alta Girona/Salt – Festival d’Autunno della Catalogna.
in collaborazione con Auditori de Sant Martí e Auditori ATRIUM de Viladecans.
Project in Residence, organizzato dall’Institut de Cultura de Barcelona e dal Consorci d’Educació de Barcelona; insieme a Sala Beckett/Obrador Internacional de Dramatúrgia.
SINOSSI
Calibano (l’uomo selvaggio) e Ariel (lo spirito dell’aria, caratterizzato dalla musica) sono gli unici abitanti di un’isola, finché il saggio Prospero e sua figlia Miranda non vi naufragano, così come -anni dopo- un intero seguito proveniente dalle corti di Napoli e Milano. Prospero li educa, li civilizza, dà loro la parola e li rende capaci di ragionare; li addestra. Li schiavizza con il suo potere di imporre giustizia e ordine. E questo accende in entrambi il loro desiderio di libertà e, quindi, il loro anelito alla ribellione. Finché alla fine, come il resto dei personaggi, Prospero li perdona. E dopo averli liberati, si imbarca con il resto dei naufraghi e -immaginiamo- Calibano e Ariel rimangono di nuovo soli sull’isola. Isolati ma liberati. Liberati ma isolati. Ora, però, con la consapevolezza di un mondo “oltre” che desiderano abbracciare. Un mondo da conquistare. Con la parola nasce la ragione, la coscienza… e con essa l’avidità e il bisogno di sopraffare. La parola è una peste. E la peste… è il silenzio.
Credit fotografo: Silvia Poch
BIOGRAFIA ARTISTI
Jordi Oriol è un attore, scrittore e regista teatrale. Dopo il diploma in Regia e Drammaturgia presso l’Istituto Teatrale, prosegue la sua formazione nella recitazione e nella musica. È autore e regista di più di una dozzina di spettacoli teatrali, tra cui Safari Pitarra (TNC, 2014); Grande Berberecho (Temporada Alta 2012); t-ERRORE (TNC, 2012); Casa-Natja (Temporada Alta, 2010); Un tal ímpetu vital (Teatre Lliure, 2009); El titolo no mata (Grec, 2008); Ara estem d’acord estem d’acord (Teatre Lliure, 2008); sessioni OB (IT, 2007); e La caiguda d’Amlet (Temporada Alta 2007), tra gli altri.. Come attore, ha lavorato con registi come Xavier Albertí, Carlota Subirós, Jordi Casanovas, Pau Miró, Oriol Broggi, Iban Beltran e Àlex Serrano. Nel 2013 ha vinto il Terzo Concorso di Drammaturgia Catalana al Festival Temporada Alta con il suo testo Muda muda ed è stato finalista al Secondo Torneo Transatlantico di Drammaturgia di Buenos Aires (2014).
Carles Pedragosa studia pianoforte presso l’accademia Ars Nova di Maria Canals, per gettare le basi della sua formazione musicale. Successivamente, studia Comunicazione Audiovisiva, concentrandosi sul suo interesse per la musica nel cinema. Una volta terminata la laurea triennale, inizia a comporre musica per cortometraggi, documentari e lungometraggi, affiancandola a una nascente attività teatrale, ambito che ha recentemente occupato come musicista, attore, compositore e sound designer.
Data e ora
29 Ottobre 2025 20:30

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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz,
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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz, dell’improvvisazione e del dialogo musicale che trae spunto dalla musica popolare e d’autore di questi luoghi, a conclusione delle giornate del festival, per incontrarsi ancora, stare insieme, discutere e scambiarsi opinioni degustando un buon vino o una fresca birra artigianale, disegnando nuovi progetti e promesse di future collaborazioni. A cura di Antonio Devetag e Alessio Zoratto.
ITINERA TRIO – (Chiarion, Brunello, Vattovaz)
L’Itinera Trio si forma grazie alla collaborazione di due musicisti: Sofia Brunello (pianoforte e tastiera) e Riccardo Chiarion (chitarra elettrica, synth e composizioni). In seguito, la formazione si amplia con l’arrivo del batterista Francesco Vattovaz. Il repertorio che l’Itinera Trio esegue affonda le sue radici nel jazz abbracciando contaminazioni che spaziano dalle morbide sonorità classiche alla ruvidezza del rock.
Data e ora
29 Ottobre 2025 22:30

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Di e con la compagnia dell’Istituto del Dramma Italiano di Fiume Selezione di testi ed elaborazione drammaturgica: Vanni D’Alessio / Mirko Soldano / Filip Jeglinski
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Di e con la compagnia dell’Istituto del Dramma Italiano di Fiume
Selezione di testi ed elaborazione drammaturgica:
Vanni D’Alessio / Mirko Soldano / Filip Jeglinski
Concetto e regia: Mirko Soldano
Interpreti: Vanni D’Alessio / Giuseppe Nicodemo / Andrea Tich / Aurora Cimino / Filip Jeglinski / Dorian Mataija
Direttrice di scena: Andrea Slama
Un giornalista in cerca di una Capitale Europea della Cultura si ritrova in una città portuale dove nulla sembra corrispondere alle sue aspettative. Tra container arrugginiti e rider in bicicletta, viene indirizzato a salire i gradini verso Tersatto, dove nell’aula universitaria del Professor Vanni D’Alessio una stravagante compagnia di studenti sta per rivelargli molto più di quanto cercasse.
Fiumani: europei per tradizione e un pò per forza è una lezione drammatizzata di storia sulla Fiumanità e le identità di Fiume. Un viaggio tra letture offerte da romanzieri e studiosi di letteratura, storici e altri intellettuali della storia di Fiume. Con la presenza del vero Professor D’Alessio e un cast di attori nei panni di studenti e personaggi storici, lo spettacolo ci guida attraverso documenti, lettere e memorie che raccontano una città dalle molteplici identità.
In un’alternanza di rigore storico e ironia, di testimonianze autentiche e momenti meta-teatrali, emerge il ritratto di un luogo che è stato crocevia di lingue, culture e destini. Senza cadere nella nostalgia o nella semplificazione, lo spettacolo ci ricorda come l’identità di una città non stia nei grandi eventi o nelle definizioni ufficiali, ma nelle storie intrecciate di chi l’ha abitata.
Perché alla fine, forse, non importa quale sia la Capitale della Cultura che stavamo cercando: ogni città ha la sua storia da raccontare, se solo sappiamo ascoltare le voci giuste per comprenderla.
Data e ora
30 Ottobre 2025 11:00

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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro.
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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro. Meet a mestri = incontra un maestro. Sotto questo titolo abbiamo raccolto quei momenti che nei festival talvolta sono i più liberi, al dialogo, alle domande, alla voglia da parte di artisti che hanno scelto percorsi autorali nel teatro e nella cultura, di raccontarsi, di spiegare le loro idee sull’arte, sul teatro, sulla loro poetica e sulla loro vita. E sarà anche occasione di scoprire a che punto sono le varie lingue minoritarie, nel rapporto con la lingua egemone, nel sentire della gente, negli strumenti legislativi a sua disposizione, nel lavoro dei suoi artisti.
Ivor Martinić è nato nel 1984, ha studiato all’Accademia d’Arte Drammatica di Zagabria e ha lavorato come drammaturgo in diversi teatri nazionali in Croazia. Nel 2008 ha preso parte al “Forum dei giovani drammaturghi” al festival “Nuovi Drammatici” di Wiesbaden, in Germania. È autore di opere teatrali di grande successo: “Il titolo del dramma su Ante è scritto qui” e “Un dramma su Mirjana e coloro che la circondano”. Entrambe le opere sono state tradotte e rappresentate in almeno dieci paesi europei. Ivor ha ricevuto il premio Fabriqué en Croatie dall’associazione REZ e il premio Small Marulic. È anche il più giovane drammaturgo ad aver ricevuto il premio Marin Drzic.
Marcela Serli, attrice, drammaturga e regista argentina di origini italo-libanesi è laureata in Drammaturgia Contemporanea. Intraprende un percorso teatrale che accanto ai temi dell’intolleranza politica e morale, intercala una ricerca stilistica sul miscuglio dei generi, la globalizzazione del linguaggio, il caos ideologico applicato ai concetti artistici. Vince il Bando 2018 – 2020 delle Residenze artistiche del FVG con un suo progetto: UFO, residenze d’arte non identificate per cui ne firma la direzione artistica. Dirige la Compagnia Teatrale Atopos con la quale realizza due trilogie sul genere e vince il Premio Dante Cappelletti 2010 Alle Arti Sceniche. Su Atopos è stato fatto anche un documentario presentato in alcuni festival internazionali e sono stati inoltre dedicati due documentari sul suo lavoro e scritte alcune tesi di laurea sul suo percorso teatrale all’Università degli Studi di Trieste, di Gorizia, di Pisa, alla Statale di Milano. Firma la drammaturgia e la regia di una quarantina di spettacoli in Italia e all’estero. Costruisce progetti teatrali su quelle che oggi vengono considerate minoranze, collaborando con Teatri Stabili, Tric e Teatri Nazionali, sia italiani sia esteri. È socia fondatrice di AMLETA, associazione di promozione sociale il cui scopo è contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo.
Data e ora
30 Ottobre 2025 15:00

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Di Paolo Patui edito da CuePress / Teatri Stabil Furlan con Paolo Patui e Mario Brandolin Figura di spicco del panorama teatrale in primo luogo
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Di Paolo Patui
edito da CuePress / Teatri Stabil Furlan
con Paolo Patui e Mario Brandolin
Figura di spicco del panorama teatrale in primo luogo friulano e poi anche nazionale, Candoni seppe con le sue opere rielaborare la tradizione postpirandelliana e, insieme ad altri autori, incanalarne le forme tipicamente d’avanguardia e vicine al teatro dell’assurdo in una prospettiva nuova, spesso di rottura con l’establishment teatrale italiano. Paolo Patui è scrittore, drammaturgo ed esperto di storia dei teatri friulani. Da vent’anni è Direttore Artistico della rassegna di resistenza letteraria Leggermente a San Daniele del Friuli.
Data e ora
30 Ottobre 2025 18:00

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CREDITS di Ivan Vyrypaev con Mirko Soldano, Ivna Bruck, Serena Ferraiuolo, Andrea Tich Regia Vinicio Marchioni Scene e costumi Ivan Botički Disegno luci
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CREDITS
di Ivan Vyrypaev
con Mirko Soldano, Ivna Bruck, Serena Ferraiuolo, Andrea Tich
Regia Vinicio Marchioni
Scene e costumi Ivan Botički
Disegno luci Ivan Bauk
Assistente alla regia Giuseppe Nicodemo
Direttore di scena Andrea Slama
Produzione HNK Ivan Zajc – Dramma Italiano di Fiume e Mittelfest 2025
SINOSSI
“Quanto tempo è per sempre?” Quattro attori, due coppie, le loro vite intrecciate: amori, tradimenti, amicizie, desideri sopiti e nascosti. Le Illusioni di quattro vite che sembrano durare senza fine, ma che poi si dissolvono in un istante. Il testo di Vyrypaev, dice Marchioni, “è un puzzle meraviglioso, un ingranaggio a orologeria per sovvertire l’ordine precostituito, in cui le verità si costruiscono in maniera poetica ed eterna, per poi essere smontate con ironia cinica e disincanto, senza nemmeno il tempo di sentire l’amaro in bocca”. Eppure, restano le mille illusioni e i fondamentali inganni che danno corpo e senso alle nostre esistenze. E soprattutto danno forma al teatro: gli spettatori insieme ai nostri attori si domanderanno se hanno mai veramente amato o si sono illusi di amare. Se hanno vissuto in amicizia per anni, o se quell’amico e quell’amica non fossero altro che l’ennesimo inganno. E la verità? C’è?
Photo Vinicio Marchioni© Giulia Lucarini
Data e ora
30 Ottobre 2025 22:30
2025Gio30Ott22:30Notis di GnotIeraci / Dreas / Zanette trio22:30 Caffè TeatroCategoriaConcerti

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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz,
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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz, dell’improvvisazione e del dialogo musicale che trae spunto dalla musica popolare e d’autore di questi luoghi, a conclusione delle giornate del festival, per incontrarsi ancora, stare insieme, discutere e scambiarsi opinioni degustando un buon vino o una fresca birra artigianale, disegnando nuovi progetti e promesse di future collaborazioni. A cura di Antonio Devetag e Alessio Zoratto.
Ieraci / Dreas / Zanette trio
Il trio formato da Eugenio Dreas (contrabbasso), Filippo Ieraci (chitarra) e Jacopo Zanette (batteria) propone un viaggio sonoro tra standard jazz e composizioni originali, dove l’improvvisazione incontra le influenze rock.
Data e ora
30 Ottobre 2025 22:30

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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro.
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Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi linguistica fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano). To meet = incontrare. Mestri = maestro. Meet a mestri = incontra un maestro. Sotto questo titolo abbiamo raccolto quei momenti che nei festival talvolta sono i più liberi, al dialogo, alle domande, alla voglia da parte di artisti che hanno scelto percorsi autorali nel teatro e nella cultura, di raccontarsi, di spiegare le loro idee sull’arte, sul teatro, sulla loro poetica e sulla loro vita. E sarà anche occasione di scoprire a che punto sono le varie lingue minoritarie, nel rapporto con la lingua egemone, nel sentire della gente, negli strumenti legislativi a sua disposizione, nel lavoro dei suoi artisti.
Vinicio Marchioni Attore teatrale, televisivo e cinematografico italiano (n. Roma 1975). Ultimati gli studi superiori si è iscritto alla Facoltà di Lettere con l’obiettivo di diventare giornalista. Dopo poco però la passione per il teatro ha avuto la meglio: ha debuttato sul palcoscenico nel 1995, per poi esordire sul piccolo schermo in R.I.S. – Delitti imperfetti (2006). Tuttavia, il successo è arrivato due anni più tardi, quando M. ha conquistato il pubblico italiano interpretando “Il freddo” nella fiction Romanzo criminale – La serie (2008-10). Nel 2009 ha recitato in Feisbum – Il film, dando inizio alla sua carriera cinematografica. Tra i lavori successivi si ricordano le pellicole 20 sigarette (2010, che gli è valsa la candidatura ai David di Donatello), Scialla (2011, vincitrice della sezione Controcampo alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia), To Rome with love (2012), Passione sinistra (2013), Tutta colpa di Freud (2014), Quanto basta (2018), Ma cosa ci dice il cervello (2019), L’uomo del labirinto (2019), entrambi nel 2021, Governance e Il giorno e la notte, entrambi nel 2022, Ghiaccio e Vicini di casa, tutti nel 2023, Mia, Grazie ragazzi e C’è ancora domani, entrambi nel 2024, Un altro Ferragosto e Diamanti. Nel 2017 M. ha esordito nella regia teatrale con Zio Vanja di Čechov, mentre è del 2024 Tre notti, sua prima prova letteraria.
Mario Brandolin
Data e ora
31 Ottobre 2025 11:00

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GNO FI AL CJAMINE NOME UN PÔC PLUI PLANCUT Laboratorio per una messinscena friulana sul testo di IVOR MARTINIć, condotto dall’autore ‘Moj sin samo malo sporije
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GNO FI AL CJAMINE NOME UN PÔC PLUI PLANCUT
Laboratorio per una messinscena friulana sul testo di IVOR MARTINIć, condotto dall’autore
‘Moj sin samo malo sporije hoda’ è un fortunatissimo testo di Ivor Martinić tradotto in varie lingue e che vanta ben 22 messinscene in tutto il mondo. L’autore è già stato invitato dal Teatri Stabil Furlan a tenere in Friuli un primo, breve laboratorio nel novembre del 2024, nel quale sono state affrontate diverse versioni del testo, in croato, spagnolo, italiano e friulano e al quale hanno partecipato attori di diversa provenienza. Il laboratorio di Gorizia è l’ideale prosecuzione di quell’episodio, stavolta con un focus più diretto alla lingua friulana, anche con l’intento di individuare un cast per una futura messinscena.
Ivor Martinić è un drammaturgo croato pluripremiato. I suoi testi sono stati prodotti a Belgrado, Lubiana, Spalato, Zagabria, Bruxelles, Londra. Questo testo ha vinto il premio per la migliore opera teatrale al Mess Festival di Sarajevo. In esso si racconta un interno familiare in una città anonima di un paese in cambiamento. Il protagonista è un ragazzo costretto da una malattia a muoversi su una sedia a rotelle.
IVOR MARTINIC
Ivor Martinić è un drammaturgo croato pluripremiato. I suoi testi sono stati prodotti a Belgrado, Lubiana, Spalato, Zagabria, Bruxelles, Londra. Questo testo ha vinto il premio per la migliore opera teatrale al Mess Festival di Sarajevo.
Data e ora
31 Ottobre 2025 18:00

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CREDITS di Pier Paolo Pasolini Lettura scenica con la compagnia del Teatri Stabil Furlan Caterina Bernardi, Manuel Buttus, Fabiano Fantini, Rita Maffei, Alessandro Maione, Paolo
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CREDITS
di Pier Paolo Pasolini
Lettura scenica con la compagnia del Teatri Stabil Furlan
Caterina Bernardi, Manuel Buttus, Fabiano Fantini, Rita Maffei, Alessandro Maione, Paolo Mutti, Renato Rinaldi, Massimo Somaglino, Aida Talliente
e con il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste
Francesco Tirelli -Timpani / Fabio De Cecco – Percussioni
Musiche di Luigi Nono
Video di Carlo Delle Vedove
SINOSSI
‘I Turcs tal Friul’ è certamente il testo teatrale friulano che più ha avuto visibilità oltre i confini della
‘piccola patria’, dal debutto veneziano della gloriosa edizione del 1976 (appena scomparso il poeta, e appena distrutto dal terremoto il Friuli) di Rodolfo Castiglione, con le musiche di Luigi Nono e le scenografie di Luciano Ceschia, alla tournée nazionale della magnifica edizione del 1996 di Elio De Capitani con le musiche di Giovanna Marini, con protagonista Lucilla Morlacchi. Alcuni attori di quella edizione, affiancati da una nuova leva di professionisti, hanno ripreso in mano quel copione, per raccontare ancora la storia dell’invasione turchesca del 1499. Sullo sfondo, il Tagliamento, vero protagonista della storia narrata, della biografia di Pasolini, del Friuli. È il 1499, durante l’invasione dei turchi in Friuli il villaggio di Casarsa sta per essere assaltato. La comunità allora si raccoglie, discute, sceglie come reagire, fra l’accettazione di un destino che pare segnato e lo slancio di ribellione che è soprattutto dei giovani. In questa contrapposizione di intenti si svolge anche il dramma familiare della famiglia Colus, fra il contemplativo Pauli ed il ribelle Meni.
Credit fotografo: Glauco Comoretto
Data e ora
31 Ottobre 2025 20:30
2025Ven31Ott22:30Notis di GnotMrach / Scolz duo22:30 Caffè GaribaldiCategoriaConcerti

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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz,
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Un ciclo di concerti / jam sessions, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno, impegnati in serate all’insegna della musica jazz, dell’improvvisazione e del dialogo musicale che trae spunto dalla musica popolare e d’autore di questi luoghi, a conclusione delle giornate del festival, per incontrarsi ancora, stare insieme, discutere e scambiarsi opinioni degustando un buon vino o una fresca birra artigianale, disegnando nuovi progetti e promesse di future collaborazioni. A cura di Antonio Devetag e Alessio Zoratto.
Mrach / Scolz duo
Accordeon Jazz Duo. Gianpaolo Mrach Fisarmonica, Alessandro Scolz pianoforte. Un concerto che propone brani di estrazione jazzistica, tango argentino, musette francese e brani inediti.
Data e ora
31 Ottobre 2025 22:30

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CREDITS da La Visita Meravigliosa di H.G.Wells testo Fabio Pisano traduzione Zija Vuka adattamento, spazio scenico, costumi e regia Davide Iodice musiche originali
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CREDITS
da La Visita Meravigliosa di H.G.Wells
testo Fabio Pisano
traduzione Zija Vuka
adattamento, spazio scenico, costumi e regia Davide Iodice
musiche originali Lino Cannavacciuolo
luci Loic Hamelin
elementi scenici Divni Gushta
aiuto regia Jozef Shiroka
Con Nikolin Ferketa – il matto, Raimonda Markja – la madre/narratrice/il paese, Pjerin Vlashi – il prete, Fritz Selmani – angelo, Rita Gjeka Kacarosi – la governante/narratrice/il paese, Julinda Emiri – Delia/narratrice/il paese, Jozef Shiroka- il medico/il paese, Merita Smaja – la signora/il paese, Alexander Prenga – il militare/narratore/il paese, Vladimir Doda – il contadino/il signor Gotch/il paese
produzione Teatro Migjieni – Sardegna Teatro
con il supporto dell’ Istituto Italiano di Cultura di Tirana
SINOSSI
Fu d’improvviso, non si sa per quale motivo, ma lui, l’angelo, si ritrovò a sorvolare i cieli della terra. Lo sa bene, lo ricorda bene il matto del paese, perché fu il primo a vederlo e l’ultimo a dimenticarlo.
L’angelo sorvola, pieno di stupore, cieli che aveva soltanto sognato o immaginato, fin quando un prete, il prete di quel paese o di quel che resta d’un paese, dove le cicatrici della guerra sono ancora visibili, gli spara. Il prete spara all’angelo. Stravolto e sorpreso da questo essere straordinario e dal profondo senso di colpa, il prete si risolve ad accogliere e curare il suo ospite; un angelo, meraviglioso e ambiguo, che osserva con gli occhi della meraviglia quella “vita”, quella vita tutta umana. Una vita, però, che lentamente si fa difficile, complessa, complice soprattutto l’ostilità del paese che mal sopporta la visita dello straniero, dell’angelo, stigmatizzando la sua deformità, la sua diversità. Via via appesantito da umiliazioni e scherno, impossibilitato nel ritorno al paese celeste e “ingabbiato” in quello umano, l’angelo troverà sollievo solo nella musica di un violino, di cui è un sublime esecutore, e “asilo” solo negli occhi e nell’amore di Delia.
Data e ora
1 Novembre 2025 20:30